Lo schema di rima è la struttura delle rime in una poesia o strofa. Viene indicato usando lettere dell'alfabeto per rappresentare suoni che rimano. Ogni verso che condivide lo stesso suono finale riceve la stessa lettera.
Ad esempio:
- Un verso che termina con "gatto" potrebbe essere indicato con la lettera "A".
- Se il verso successivo termina con "cappello", e quindi non rima con "gatto", riceve una lettera diversa, come "B".
- Se il terzo verso termina con "topo" che rima con "gatto", riceve anche la lettera "A".
- Se l'ultimo verso termina con "scatto" che rima con "cappello", riceve anche la lettera "B".
Quindi, lo schema di rima di questa strofa sarebbe ABAB.
Tipi comuni di schemi di rima:
- AABB (rima baciata): AABB. I versi rimano a coppie (es. "cielo/velo", "mare/amare").
- ABAB (rima alternata): ABAB. I versi rimano alternativamente (es. "cielo/velo", "mare/amare").
- ABBA (rima incrociata): ABBA. I primi e gli ultimi versi di una strofa di quattro versi rimano, così come i due versi centrali (es. "cielo/amare", "mare/velo").
- AAA (monorima): AAA. Tutti i versi rimano tra loro.
- Rima incatenata: Rima%20incatenata. L'ultimo suono di un verso fa rima con il primo suono del verso successivo.
- Verso libero: Il verso libero non segue uno schema di rima prestabilito.
La complessità dello schema di rima può variare notevolmente, contribuendo al ritmo, alla musicalità e all'effetto complessivo di una poesia. I poeti usano consapevolmente lo schema di rima per enfatizzare determinate parole, creare un senso di armonia o dissonanza e influenzare l'interpretazione del testo.